lunedì 5 novembre 2012

Il Capitan America. Quello che non fa la Magnum e non è mai stato la Torcia Umana.

Nyan Cap ci protegge dall'alto dei cieli

Ieri la redazione è stata al Lucca Comics & Games. Abbiamo speso tutto il nostro stipendio mensile in pochi minuti, presi com'eravamo dalla foga. Non era colpa nostra. Era come se non potessimo fermarci dall'acquistare fumetti, libri, illustrazioni e action figures. Eravamo come posseduti da qualche entità diabolica. Oppure gli organizzatori della fiera utilizzano uno speciale gas che annulla la capacità di comprendere il valore del denaro. La redazione è felice di informarvi che da oggi mangeremo pane e sottilette per un mese intero. Lucca è il demonio. Un gran bel demonio. L'anno prossimo ci andiamo ancora, neh? [...]

Lasciandoci alle spalle le lagrime versate alla vista del nostro portafoglio ormai vuoto, continuiamo con il postino di oggi. Voglio parlarvi di un personaggio Marvel che conoscerete bene: Capitan America.
Non il Capitano del film uscito nelle sale del cinematografo l'anno scorso, ma dell'eroe che prese vita sulla carta, ormai ingiallita e valutata millemila euri, del 1941.
Cap fu creato dai leggendari Joe Simon e Jack Kirby come mezzo di propaganda contro l'imperversare della Seconda Guerra Mondiale e dell'inarrestabile avanzata nazista. John Wikipedia suggerisce che a quei tempi gli Stati Uniti non volevano intervenire nella guerra in europa, ma Simon e Kirby volevano semplicemente dire la loro e far capire alle persone che un intervento sarebbe stato fondamentale per sconfiggere Hitler.

Per renderlo ancora più patriottico, la data di nascita di Steve Rogers venne posizionata sul 4 luglio. Il giorno dell'indipendenza americana e della nascita degli Stati Uniti. Se fosse nato il 5 novembre, sarebbe cresciuto come un dinamitardo, anarchico e amante dei mustaches. E si sarebbe chiamato Guido Rogers. Si. Suona di caccapupù.
Dopo aver visto il film sappiamo, più o meno tutti, le sue origini. Troppo magro e basso, viene scartato durante il reclutamento, ma viene scelto per un progetto segretissimo dell'esercito: Il Progetto Genesi. No. Non lo mandano a spiegare ai bambini che l'evoluzione non esiste. Gli sparano nelle vene una formula chimica, creata dal dottor Erskine, per potenziare il suo fisico e renderlo così il primo Super Soldato Americano. A Steve la botta di quel super preparato, passò dopo qualche giorno e, una volta ripresosi, venne vestito con una bella tutina aderente e sparato in Europa armato solamente dei suoi pugni e di uno scudo colorato. E dire che l'hangover non gli era ancora passato.

Cap da un cedro all'Hitler, mentre dei soldati mostrano la loro abilità con le armi da fuoco

Durante la guerra, il fumetto di Capitan America riusciva a vendere anche 1 milione di copie a volume. Una cosa fuori dal comune per un fumetto di quegli anni.
A Steve venne anche affidata una giovane spalla, o sidekick, per cercare in qualche modo di combattere la gioventù nazista. Il nome del ragazzo era James Barnes, chiamato Bucky. Allenato dall'eroe in persona, il giovane riuscì a diventare un aiuto essenziale per la lotta contro la Germania nazista. Aiutando Cap durante innumerevoli avventure e mandando a monte i piani del Teschio Rosso, di Arnim Zola, del Barone Zemo e altri nemici. In poche parole: Bucky era un vero e proprio Robin. Stessa età. Stessa mascherina. E stessi shorts, anche se uno dei due ebbe l'idea di indossare anche dei pantaloni per coprirsi le gambe.

L'ascesa di Capitan America e Bucky dovette fermarsi bruscamente con la fine della Seconda Guerra Mondiale. In quanto la minaccia nazista era stata sventata e la presenza di Cap era ormai diventata piuttosto inutile. Gli editori decisero di rilanciare il personaggio trasformandolo in un cacciatore di comunisti e i suoi nemici diventarono discepoli di Marx. Persino al Teschio Rosso cambiarono identità, diventando un agente segreto russo, incaricato di recuperare le cassette di sicurezza del defunto Hitler, nascoste negli Stati Uniti.
Un cambio di rotta alquanto discutibile e piuttosto grottesco. Infatti la Marvel decise di sistemare la questione con una retcon, spiegando ai lettori che il Capitano degli anni '50 non era Steve Rogers, ma venne sostituito sotto la maschera, prima, da William Naslund (Spirito del '76) e, successivamente, da Jeffrey Mace (Patriota). 

Grazie regia della diapositiva. Sembrano lottatori di wrestling di serie XXX

Quindi dove era finito il vero Cap? Come mai questi due tizi piuttosto imbarazzanti, dovettero sostituirlo? Ah, la stessa cosa successe a Bucky. Un sacco di sostituzioni. Al vero Bucky continuavano a rompersi i legamenti del gomito e il mister non si fidava a fargli fare una partita intera. Quindi fuori fino a quando non ti sistemi il braccio. Magari con un braccio robotico che ci fai anche il pane. Lo potete comprare su Mediashopping a soli 99 euri.
La Marvel, utilizzando la recton sopracitata, mostro ai lettori cosa successe veramente a Steve e alla sua fedele spalla. Ormai la guerra stava per finire e il duo si recò a Londra per cercare di fermare il diabolico piano del Barone Zemo che progettava di utilizzare un aereo sperimentale per bombardare la città. Nel tentativo di fermarlo, l'aereo esplose sullo Stretto della Manica e la città fu salva, ma i due eroi ebbero la peggio. Steve rimase ibernato nel ghiaccio, mentre per Bucky iniziarono i suoi giorni più bui, venendo recuperato in fin di vita da un sottomarino dell'Unione Sovietica. Portato in Russia gli scienziati lo curarono fornendogli una protesi meccanica e lo sottoposero al lavaggio del cervello, creando così il Soldato d'Inverno. Uno spietato killer usato nelle missioni segrete più pericolose e, una volta terminato il suo compito, fatto riposare in un sonno criogenico in attesa dell'incarico successivo.
Questa predisposizione del giovane era anche dovuta al vero motivo del suo affiancamento al Capitano. Infatti Bucky era un agente speciale dell'esercito, addestrato dalla tenera età a missioni di assassinio. Ciò che Steve non avrebbe mai fatto.

E sticazzi

Il vero Cap fu recuperato negli anni '60 e fece il suo ritorno sul numero 4 de I Vendicatori, dove il suo corpo venne ritrovato, involontariamente, da Namor mentre lottava contro il gruppo di eroi.
Da quel momento diventò il leader della squadra, mostrando una capacità tattica e di leadership oltre ogni misura. Il suo simbolismo patriottico e nazionalista, per il quale fu creato, si trasformò in una sorta di critica contro ciò che non andava nel paese. Non era più un soldato dedito all'eseguire ordini, ma un eroe che lottava per il popolo americano e per il sogno americano.

Sapete che dopo la perdita della formula del siero del super soldato iniettato al soldato Rogers, l'esercito decise di prelevare 300 soldati di colore per utilizzarli come cavie umane? E sapevate che l'unico sopravvissuto a questo progetto disumano fu Isaiah Bradley, il nonno del Giovane Vendicatore Patriot? Sapevatelo su Ogre Street Radio.

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