lunedì 12 novembre 2012

The Black Knight Returns

E dire che Grifis è così elegante

Il termine Berserkr deriva dai guerrieri scandinavi che, prima di una battaglia, entravano in uno stato mentale di furia, detto berserksgangr, che permetteva loro di poter lottare con un furore inimmaginabile e di ignorare il dolore provocato dalle ferite subite durante lo scontro. In poche parole è quello che succede, ad ognuno di noi, quando pensiamo al successo mondiale di libri quali la saga di Twilight e quell'aborto letterario che è 50 Sfumature di Grigio/Nero/Rosso.
Ma quest'oggi non parleremo di quelle robe oscene che stanno accanto a quei cosi pieni di parole, messe a caso, con sopra la faccia di Bruno Vesta o Paolo Brosio, bensì da uno dei manga fantasy più violenti e lenti della storia. Parliamo di Berserk. [...]



Gatsu si prepara a proteggere Gotham


Il prototipo del manga venne creato nel 1988 da Kentaro Miura che vinse il primo premio in un concorso organizzato dalla scuola di fumetto che stava frequentando. 2 anni successivi uscì il primo volume del manga con piccole variazioni sulla storia principale.
Il protagonista di Berserk è Gatsu, chiamato il Guerriero Nero, formidabile e quasi invincibile spadaccino. Armato della sua fedele ammazzadraghi, una spada più alta di lui. Nonostante sia affamato, bisognoso di riposo e abbia subito almeno 4 o 5 ferite mortali ogni 3 pagine, Gatsu è inarrestabile. Non si ferma nemmeno per la perdita di un braccio anzi, sembra quasi diventare ancora più agguerrito. Una vera e propria macchina da guerra.
Ma nonostante questa ferocia, il Guerriero ha anche una animo gentile ed infinitamente buono. Non può tirarsi indietro dall'aiutare persone in difficoltà e il suo bisogno di amore è oltre ogni livello umano. La vita di Gatsu è sempre stata piena di dolore e di amarezza. Persino la sua nascita ha a che fare con la morte, infatti viene partorito da una donna impiccata ed accudito in seguito da una donna, moglie di un mercenario. Vive la sua infanzia in un campo di soldati, dove apprenderà la arti della spada e della guerra. Ma alla morte della madre adottiva, il patrigno inizierà ad odiarlo in quanto riterrà la sua nascita come un segno di sventure e quindi un bimbo maledetto.
Ma il piccolo futuro ammazzaqualunquecosa cercherà sempre di farsi accettare dal padre, ma nonstante i buoni propositi del figlio, prima lo venderà come merce sessuale al mercenario pedofilo del campo e poi cercherà di ucciderlo nel sonno. Che culo. Il padre si chiama Gambino... ed ha una gamba di legno. Quando si dice il caso.

Più Guerriero Nero di così

Una volta fuggito dal campo dove era cresciuto, complice il fatto di aver ucciso il patrigno, Gatsu inizia a vagabondare per il mondo. Lavora come mercenario per i vari signorotti feudatari e, una volta eliminato il guerriero più forte del fronte opposto, riscuote il suo stipendio e se ne va. Naturalmente non paga i contributi all'INPS. E' per sempre il Guerriero (in) Nero.
Ma il suo vagabondare finisce quando incontra il gruppo di mercenari chiamato la Squadra dei Falchi. Il capo si chiama Grifis, stratega formidabile, abile spadaccino e leader naturale. Riesce a convincere Gatsu ad entrare a far parte della Squadra, dopo averlo battuto in un duello.
Grifis sogna di poter fondare un regno e di ergersi come suo sovrano, ma avendo origini umili ha creato la Squadra dei Falchi per poter ottenere denaro e onori per far avverare il suo desiderio.
Gatsu vedrà nel suo capitano il primo amico di cui si potesse veramente fidare. Esegue i suoi ordini senza esitazione, combatte per lui senza risparmiarsi e tesse un rapporto che poco a poco sarà più profondo di quello tra amici. Oltre a Grifis incontrerà anche Caska con la quale scoprirà le gioie e i dolori dell'amore. Soprattutto quando non si ricorda di abbassare la tavoletta del water e non mette il tappo al dentifricio.

L'ammmore sempre trionfa. Mica tanto

Ma questi pochi anni di felicità finiscono quando Gatsu decide di abbandonare i compagni, perchè resosi conto di voler trovare anche lui un sogno da raggiungere e sentirsi così allo stesso livello dell'amico Grifis. Ma quest'ultimo non accetta l'abbandono del cavaliere e lo sfida a duello, un po' come quando gli chiese di unirsi ai Falchi. Convinto di poterlo battere come la prima volta e, di conseguenza,  impedirgli di andarsene. Gatsu in questi anni di permanenza ha affinato la propria tecnica di combattimento e con una semplice movimento di spada, riesce a sconfiggere l'amico. Questo avvenimento sarà il momento esatto della fine di quel periodo felice. Era in arrivo una tempesta di proporzioni apocalittiche. Noè, chupa!
Grifis rimase così sconvolto dall'abbandono del Guerriero Nero che cercò di forzare la mano al destino, giacendo con la figlia del sovrano del regno per il quale combatteva. Purtroppo per lui, il Re non vide di buon occhi questa unione, vista la sua innaturale attrazione per la figlia e anche per il rifiuto della giovane alle sue avance. Violata la principessa, il sovrano ordinò la cattura del capitano dei Falchi per alto tradimento e lo tenne imprigionato per un anno intero nella sala delle torture, dove il povero Grifi soffrì le pene dell'inferno. L'intero regno dette la caccia ai soldati della Squadra dei Falchi, eliminandone la maggior parte.

Una diapositiva un pochetto raccapricciante

Gatsu vagabondò per un anno intero e quasi casualmente si imbatté nell'ormai decimata Squadra dei Falchi, dove si riunì a Caska ed apprese gli avvenimenti successivi alla sua partenza. Sentendosi in colpa per la sorte dei suoi compagni e di Grifis, il cavaliere partecipò all'incursione nel regno che li stava cacciando per salvare l'amico. Il capitano dei Falchi ormai è solo l'ombra di se stesso. I tendini degli arti gli si sono stati recisi. La lingua strappata e il torace completamente scarnificato. In questa situazione così tragica, l'ormai distrutto Grifis decide di suicidarsi, fallendo e l'amico Gatsu corre di nuovo a soccorrerlo.
Ed è in questo momento che inizia un'eclissi totale. Non un'eclissi normale, ma l'eclissi che oscura il mondo una volta ogni 216 anni. L'eclissi che fa nascere un nuovo membro per la Mano di Dio. Ed il nuovo membro sarà proprio Grifis, prescelto dal ciondolo mistico chiamato Bejelit Scarlatto che portava sempre con se. Chi possiede un semplice Bejelit diventa una creatura mostruosa, un luogotenente della Mano di Dio, chiamata Apostolo.
La Mano di Dio sono un gruppo di arcidemoni o angeli, non si capisce per niente, che non si sa perchè donano il potere necessario a far avverare i sogni delle persone. Ma per poter ottenere un tale potere, si deve fare un sacrificio adeguato. Grifis decide di sacrificare agli Apostoli, accorsi alla nascita del loro nuovo signore, la cosa alla quale tiene più di ogni altra cosa: la Squadra dei Falchi. A questo punto inizia il massacro dei soldati. Anche Gatsu viene attaccato ma, nonostante perda un braccio, riuscirà ad eliminare alcuni Apostoli. Questa sua lotta sarà però inutile. Grifis rinascerà come nuovo diabolico membro della Mano di Dio e violenterà Caska davanti ad un Gatsu ormai sull'orlo della pazzia.

Non è stata proprio una buona giornata

Da quell'inferno Gatsu verrà salvato, assieme a Caska, dal misterioso Cavaliere del Teschio, ma tutto cambierà. Il Guerriero Nero inizierà a dare la caccia agli Apostoli e a Grifis, mentre la povera amata perderà qualche rotella, diventando una bambina traumatizzata nel corpo di una donna.
Nel suo lungo viaggio incontrerà nuovi alleati che lo aiuteranno nella sua crociata e nuovi nemici da fare a fette. Sangue ai piedi e acciaio tra le mani.
Questo manga è arrivato al volume numero 37 e la conclusione di questa tormentata avventura è ancora lontana, vista anche la lentezza del mangaka nello sfornare nuovi capitoli. Un po' come succede con Bastard! ma a confronto, Berserk è un velocista.


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